Il nuovo lavoro sta progredendo. Siamo ancora alla lavorazione di quella che sarà la base della nuova scultura, ma questa fase mi dà l’occasione di riflettere su un concetto molto importante: la sicurezza. La sicurezza dell’opera e anche quella dell’artista.
Qui di seguito potete assistere all’operazione che darà origine alle due parti della scatola, il contenitore e il coperchio: il taglio alla sega a nastro.
Durante questa operazione è necessario mettere sotto all’oggetto un legno cosiddetto “di sacrificio” che protegga l’opera. La lama infatti taglia verso il basso e senza questa protezione strapperebbe la lastronatura che così, essendo premuta contro il legno di sacrificio, invece non si rovina.
Spesso è difficile per me scegliere quali legni “sacrificare”, ma è una cosa per lo più emotiva (sempre di legno si tratta). In realtà ogni cosa ha uno scopo ed essere sacrificati per qualcosa di più importante non sarà certo gradevole, ma è spesso grazioso, a volte anche aggraziato
Ma c’è di più: una particolare attenzione va posta soprattutto all’uscita dal taglio e qui si tratta della sicurezza dell’autore dell’opera: come vedete dal video alla fine mi allontano dalla lama e tendo le braccia a spingere, non più piegate ma tese. Questo perché se le braccia restassero flesse all’uscita non troverebbero più la resistenza di taglio e scatterebbero in avanti come una molla finendo contro la lama e facendo la fine della scatola.
Mettere al sicuro se stessi e quello che si fa è la base. Tutto il resto viene dopo.
Ecco la scatola tagliata e perfezionata, ma siamo solo all’inizio.
(Stay tuned)