Crashes

Crashes

La serie dei “Crash” (2012) costituisce una riflessione sul tempo, sul cambiamento di stato e sulla persistenza dell’azione. Qui il momento viene fissato negli effetti più devastanti di un’azione violenta, a sottolineare quanto questi possano continuare nel tempo ben oltre la sua attualità visibile.  

Defekt – Scultura in marmo, rosso cadmio, resina epossidica (45×28×2 cm)

Defekt – Scultura in marmo, rosso ...

In Defekt la riflessione verte sui concetti di pregio e difetto. L’opera suggerisce che il valore non è un dato assoluto, che la preziosità non deriva solo da quello che c’è ma anche e soprattutto da ciò che manca. L’uso del termine tedesco, che significa anche “guasto, avaria”, mette l’accento sul malfunzionamento, sul fatto che…

Upgrade

Upgrade

Upgrade (2012) marmo di Carrara, sodalite blu e resina epossidica (40x30x2 cm)     Questo niente che ci si porta appresso in cui anche il pensiero é un peso inadatto al volo [testo di Alberto Festi]

Update

Update

Update (2012) Scultura in marmo di Carrara e ferro 40 x 30 x 2 cm   Passaggio Si fa giorno ricordati bene cosa ne sarà di te la notte è lunga [testo di Antonella Fava]

Crash 3

Crash 3

Crash 3 (2012) ceramica, pietra e fiori secchi (28x23x25 cm)   Ascolta il canto di Maia le maglie si sfanno la rete ha una falla Cristallo [testo di Antonella Fava]  

Crash 2

Crash 2

Crash 2 vetro, carta, terra di Siena, resina epossidica (40x45x15 cm)     Ti amavo ma è impossibile ricordare la forma del fumo   [testo di Antonella Fava]

Crash 1

Crash 1

Crash 1 (2012) ceramica, carta, caffè (25x20x20 cm)   Cielo di latte non dire più niente qualcosa di dolce si è schiuso [testo di Antonella Fava]

Defekt

Defekt

In Defekt (marmo, rosso cadmio, resina epossidica 45×28 cm) la riflessione si sposta sui concetti di pregio e difetto. Il valore non è un dato assoluto, la preziosità non deriva solo da quello che c’è ma anche e soprattutto da ciò che manca. L’uso del termine tedesco, che significa anche guasto, avaria, mette l’accento sul malfunzionamento,…

Mela Zeta e Canc

Mela Zeta e Canc

Mela Zeta e Canc (2012) Mela-zeta è la combinazione di tasti che su Macintosh permette di tornare indietro passaggio per passaggio fino a uno stato iniziale presumibilmente migliore rispetto all’attuale. Il marmo di cui è costituito proviene dalla dismissione di una chiesa e del suo tabernacolo e il suo aspetto, che richiama nel colore e nelle…

Canc

Canc

Canc (2012) Scultura in marmo travertino, noce e resina epossidica (5x10x1,5 cm)        

Update, Upgrade e Download now! (2011)

Update, Upgrade e Download now! (2011)

La serie dei marmi del 2011 ruota attorno all’idea che quelli che si presentano come miglioramenti siano in realtà sempre discutibili. Alto e basso, arcaico e moderno, prezioso e fallato, bene e male diventano principi opinabili, soggetti alla sfera di valori in cui li si vuole inserire, spesso alterata da preconcetti che vengono qui messi…

Cuoreglande

Cuoreglande

Cuoreglande (2010) Scultura in legno di pero e vetro (42x26x26 cm)     accarezzala se puoi, la vita che scorre, piano [testo di Antonella Fava]

Mirror (2009) e Cuoreglande (2010)

Mirror (2009) e Cuoreglande (2010)

Il legno, che sarà in seguito uno degli elementi principe nell’opera di Alberto Festi, prende forma in queste sculture realizzate attorno al 2010 il cui realismo si approfondisce del gioco di riflessi tra significante e significato. La prima, Mirror (140x40x25 cm), in legno di acero dipinto con terre, rappresenta il ritratto della figlia Wanda. E’ un istante…

Mirror

Mirror

Mirror (2009) legno di acero dipinto con terre (140x40x25 cm)     Specchio Ora lo so e riesco a sorprenderti a tratti in me [testo di Antonella Fava]

Left & Right

Left & Right

Left&Right (1995) Scultura in gesso e cera (20×30 cm)   Senso Il significato è la direzione Muoversi in un senso significa acquisirne uno [testo di Antonella Fava]  

Untitlled I e II

Untitlled I e II

Tra le creazioni pittoriche più rilevanti di Alberto Festi ci sono le due grandi tele del 1995 eseguite con tecnica mista che rappresentano proiezioni di figure umane durante una notte di luna piena. E’ un processo di illuminazione dell’oscurità quello cui qui si assiste: il buio della notte cede il passo alle tinte luminose dello…

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